Vi siete mai chiesti cosa mai farà un’astrofisica? Come vi immaginate la mia giornata? A guardare* o prendere il Sole all day long? Oppure ad ingrigirmi davanti ad uno schermo? Beh, per darvi un assaggio della mia vita, vi racconto cosa farò la prossima settimana!
Da lunedì a mercoledì, nei pomeriggi, sarò impegnata a seguire il meeting del “Science Working Team” di Solar Orbiter, in cui verrano decise le modalità delle osservazioni per le future finestre osservative degli strumenti a bordo. Prima delle pandemia, queste riunioni si tenevano in presenza nella sede di Noordwijk dell’ESA ma, da due anni a questa parte, ce le godiamo seduti in ufficio o in smart working davanti al pc. Purtroppo.
Per Solar Orbiter e, in particolare, per Metis, lo strumento su cui lavoro, ho in calendario anche altre riunioni con il team e questa settimana poi tocca a me la programmazione di cosa osserveremo dal 2 marzo per circa una settimana. La scadenza per la consegna del piano di osservazioni all’ESA è fissata al 16 febbraio, cioè due settimane prima delle osservazioni vera e propria.
Sparse qua e la durante la settimana, ho anche tre presentazioni fatte da altri colleghi che mi interessa seguire e un breve meeting. Tutto, rigorosamente e purtroppo, seduta alla mia scrivania.
Venerdì, in occasione della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, sarò presente dalle 18 in Osservatorio, dove incontrerò insieme ad una collega, chiunque sia interessato al nostro lavoro. Se non vi siete prenotati, questo è il link per farlo: Il lato femminile dell’astronomia! Un evento in presenza ci farà benissimo! Alla fine dell’incontro ci saranno le osservazioni del cielo col telescopio insieme all’UAN.
Sono previsti quattro incontri e, se non riuscirete ad esserci l’11 febbraio con me, potrete incontrare le mie colleghe nelle altre date previste.
Sempre venerdì, in mattinata, incontrerò invece una classe della città di Roma, on-line, per parlare della mia esperienza di donna scienziata. Questo evento è organizzato dall’ufficio di comunicazione di EST, il telescopio solare che verrà costruito a La Palma.
A tutto questo, si aggiunge, nel tempo libero, il lavoro scientifico di analizzare le immagini che arrivano da Metis e tirarne fuori la famosa “scienza”!
*mi raccomando non guardate mai direttamente il Sole, né con i vostri occhi né peggio ancora con i telescopi, ma sempre usando filtri appositi.
2 risposte
Grande Clementina, tu sei molto fortunata perché fai un lavoro che ti appassiona veramente tantissimo e si avverte. Congratulazioni e grazie per tutto.
Antonio
Grazie Antonio! Sono contenta che si avverta l’entusiasmo che ci metto!